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Con l’introduzione dell’art. 198-bis al TUEL (Testo Unico per gli Enti Locali), è stato introdotto un nuovo obbligo per tutti gli Enti Locali: il referto al controllo di gestione deve essere inviato oltre che agli amministratori e dirigenti, anche al giudice contabile (Corte dei Conti locale).

Il referto non è un documento di facile compilazione e non esiste un modello ufficiale a cui fare riferimento.

Con tale documento (da inviare ogni anno entro il 30 giugno), l’Ente locale, previa analisi della situazione contabile, deve dimostrare il funzionamento del controllo interno di gestione e verificare lo Stato di attuazione degli obiettivi programmati e l’andamento dei risultati della gestione dei servizi.

Il nuovo obbligo previsto per i Comuni non è di semplice svolgimento. Infatti, l’Ente Locale per redigere ed inviare il Referto alla Corte dei Conti, dovrà: 

- Individuare e ricercare quelle informazioni tali da essere esaustivi per dimostrare il funzionamento del controllo interno di gestione e per verificare lo Stato di attuazione degli obiettivi programmati e l’andamento dei risultati della gestione dei servizi.

- Creare un modello ex-novo (visto che non esiste un Modello Ufficiale) che sia meglio rappresentativo della situazione dell’Ente.

Tale attività può risultare molto laboriosa se non c’è un sistema di controllo di gestione ed ancora di più se non esiste un modello di riferimento a cui appoggiarsi per la compilazione del Referto.

Il servizio proposto supporta l’Ente nel difficile compito di ricercare, analizzare e redigere il Referto che l’Ente locale deve inviare ogni anno alla Corte dei Conto entro il 30 giugno.

In particolare, esso si svolge attraverso le seguenti fasi: 

- Invio al Comune di una scheda di raccolta dati

- Ricezione di detta scheda ed analisi, grazie ad esperti in materia, della situazione dell’Ente.

- Redazione di una bozza del Referto da sottoporre al Comune

- Redazione e stampa della versione definitiva.